Stai pensando di entrare in possesso di una Delta? Ottima scelta. Questa vettura è la più spaziosa del suo segmento, possiede allestimenti esclusivi e di sicuro impatto, ha bassi consumi, ma le prestazioni sono generose. Oggi, inoltre, la nuova Lancia Delta è disponibile in leasing con canoni modesti. Per saperne di più basta eseguire, attraverso un intuitivo strumento web, un rapido preventivo leasing auto.
Non solo: prendendo una Delta ci si mette alla guida di un pregiato pezzo della storia motoristica italiana. Tante le curiosità legate alle tre generazioni di questo modello iconico. Ve ne proponiamo cinque.
La Delta HF Integrale Evoluzione 16V “Club Italia” fu realizzata, nel 1992, in soli 15 esemplari. Questo speciale allestimento fu un omaggio di Lancia a questo club di cultori dell’automobilismo. Si tratta di un’associazione esclusiva che per statuto può contare al massimo 60 soci. Spiccano nell’elenco degli iscritti Luca Cordero di Montezemolo e Paolo Cantarella.
La seconda generazione della Delta entrò in produzione nel 1993. Si trattò di uno dei progetti più onerosi tra tutti quelli promossi da una casa automobilistica europea: 700 miliardi di lire. Una cifra astronomica. All’epoca, tuttavia, il gruppo Fiat non si coordinava bene come oggi e nello stesso periodo lanciò tante “rivali” della stessa Delta: la 145 e la 146 dell’Alfa Romeo e la Bravo e la Brava col marchio Fiat.
Nel 1978 il nome in codice della Lancia Delta era Y5. Quando nel 1984 l’Autobianchi stava progettando la Y10 (uscita l’anno dopo), la stampa specialistica pensò che dalla catena di montaggio sarebbe uscita una vettura del segmento della Delta, non certo una city car.
La Saab 600 era, in pratica, una Lancia Delta con motore 1.500 cc venduta, tra il 1980 e il 1982, in Norvegia e in Svezia. Era uguale in tutto e per tutto alla versione “italiana”, salvo il logo sul cofano.
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